L‘idea è stata accettata e sostenuta da tutti. Di comune accordo, la scelta è stata di organizzare l’Ex tempore all’inizio dell’autunno, fissando la data all’ultimo fine settimana di settembre, pro- lungando così, l’estate culturale di Grisignana, ma anche per il fatto che il paesaggio di Grisigna- na e dei suoi dintorni, è particolarmente bello e suggestivo in questo periodo dell’anno. Dopo vent’anni possiamo dire che “l’esperimento” è ben riuscito. Tutti ben sappiamo quanto questa manifestazione è cresciuta negli anni, e cosa rappresenta oggi. Oltre al valore artistico, ha anche un forte valore sociale. Ha rafforzato l’amicizia tra gli enti or- ganizzatori e contribuito ai buoni rapporti di vicinato tra popoli e culture diverse, in questa area di confine per lungo martellata dalla storia. Direi che l’Ex tempore fa ormai parte del patrimonio storico culturale di Grisignana e, come tale, va tutelata e salvaguardata. È doveroso ringraziare tutti gli artisti che hanno partecipato e tutti coloro che per vent’ anni hanno lavorato per l’Ex tempore di Grisignana: i membri e gli attivisti della CI di Grisignana, tutti i membri delle venti Commissioni giudicatrici, i dipendenti dell’UI, dell’UPT e del Comune di Grisignana. Voglio pure ricordare il grande contributo dei professori Luciano Rossit, Antonio Pellizzer, Sergio Molesi e l’artista Bruno Chersicla che purtroppo non sono più tra noi. Personalmente ringrazio Maurizio Tremul, Alessandro Rossit e Giuliana Dešković Krevatin con i quali ho collaborato e lavorato per tutte le 20 edizioni. Ogni anno durante la giornata della premiazione mi dicevo: “Oggi Grisignana è particolarmente bella…e deve rimanere bella! Perciò l’Ex tempore di Grisigna- na deve continuare!”