— Tullio Vorano
Storico dell’arte
Siamo arrivati così, più che felicemente e oltre ogni rosea aspettativa, alla ventesima edizione dell’Ex tempore di Grisignana.
Il compianto prof. Sergio Molesi, uno degli iniziatori della manife- stazione e assiduo membro della Commissione giudicatrice, durante la sua quarta edizione, nel 1997, aveva qualificata “pazzesca” la sua straordinaria crescita ed aveva esclamato trionfalmente: “Alleluia!”. Infatti, il bilancio di questa singolare sagra di pittura, d’arte in genere, e di diverse altre attività collaterali è davvero impressionante: oltre duemila finora gli autori partecipanti con un minimo di quattromila opere esposte! E’ ovvio che gli organizzatori (Unione Italiana di Fiume, Università Popolare di Trieste, Comunità degli Italiani di Grisignana e Comune di Grisignana) con pieno merito possono essere fieri dei risultati conseguiti e auspicare che l’Ex tempore continui con altrettanti successi.
La mostra delle prime due opere premiate nelle scorse edizioni dell’Ex tempore vuole essere in qualche modo un momento di cesura e di riflessione. La matematica ci insegna che per l’occa- sione avremmo dovuto esporre 38 opere, invece per vari motivi, vengono esposte al pubblico “solamente” 34. C’è da riflettere sulle cause di questo mancato appuntamento per poter pren- dere misure efficaci affinché in futuro non si verificassero simili omissioni. Comunque, dinanzi a noi sta un’imponente collezione d’arte contemporanea istriana, ma senza dubbio anche transfrontaliera, perché a crearla, e ciò prima della caduta dei confini, sono stati gli artisti dei tre Paesi contermini – Croazia, Slovenia e Italia. In tal senso la collezione rappresenta l’espressione più autentica di multiculturalismo visivo e nel contempo spirituale. A prescindere della citata, benché validissima connotazione, la collezione, in ogni singola opera e soprattut- to nell’insieme, ha immanente un’alto valore artistico, perciò va assolutamente debitamente mantenuta e salvaguardata. Bisogna perciò ponderare attentamente e trovare le soluzioni più idonee: a mio avviso l’idea di una collezione permanente funzionante come galleria d’arte, non è da scartare.