— Stane Bernik
Grisignana, che nella metà degli anni Sessanta venne denominata città degli artisti,…
…si è sviluppa- ta mantenendo sempre vive le sue tradizioni centenarie. In quel periodo, artisti croati, sloveni e della Vojvodina, si sono trasferiti in questo paesino istriano abbandonato, restaurandolo, rivi- talizzandolo e stimolando lo sviluppo artistico che, in poco tempo ha permesso al paesino di Grisignana di farsi conoscere in tutta Europa. La nuova inventiva e le molteplici attività artistiche, hanno risvegliato, collegato e donato autenticità a questo luogo abbandonato, che grazie alle molteplici attività artistiche: pittura d’atelier e di luogo, scultura, ceramica, fotografia e grazie alle nuove pratiche dei media, ai vari spettacoli artistici, alle mostre allestite nelle gallerie, è diventato un’importante e riconosciuto centro culturale.
Un importante contributo allo sviluppo è stato dato dai giovani musicisti croati. Il programma comprendeva film, architettura, jazz e molte altre attività artistiche (scuole estive, mostre, festival, incontri e lezioni). Grisignana è cambiata in molti aspetti: la cittadina è cresciuta e si è ripopolata, il turismo le dona ogni anno nuovi contenuti e sempre più ampio significato, al quale si affianca anche il rinnovamento degli obbi- ettivi e il mantenimento degli antichi valori della cultura grisignanese. Desidero porre l’accento sulla Ventesima edizione dell’Ex tempore di Grisignana e ricordare qual è stata la linea guida fin dall’inizio, quando l’Ex tempore era, contenutisticamente parlando, collegato appunto alla città di Grisignana e all’Istria, ovvero al messaggio visuale che la maggior parte degli artisti ha saputo ricreare nelle loro opere. Allacciandosi sempre allo stesso obbiettivo creativo, la specificità delle manifestazioni di pittura dell’Ex tempore, deve orientarsi alla confessione autentica. Gli artisti hanno sempre cercato di ricreare, nelle loro opere, una riflessione collegata alle manifestazioni dell’Ex tempore. Dopo questa riflessione, il pensiero va al ricordo della morte prematura di una grande artista: Daria Vlahov Horvat (1966-2013) pittrice e modellatrice talentuosa, sensibile, che nelle sue ope- re ha saputo ispirare la magia del vivere e che ci ha lasciato un’incancellabile impronta visuale. Il filo conduttore delle sue opere è stato l’intrecciarsi di simboli, in modo particolare il messaggio di luce e colore istriano espresso nel ciclo “Viaggio oltre la luce e l’argento…”. La ricorderemo come un’artista reale, incorreggibile e libera. Daria ha sempre partecipato ai laboratori dell’Ex tempore perché permettevano di fare incontri interessanti. Molte volte ha partecipato anche a manifestazioni istriane, soprattutto a Grisignana, alla quale era molto legata. Grazie alla sua grande creatività ha vinto due Ex tempore nel 1994 e nel 2009.